9 Ottobre 2025

Vino, sequestrati 1.500 quintali di falso Primitivo Igp

Partita dal Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia la segnalazione accolta dal Ministero dell’Agricoltura e dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari

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Un’operazione congiunta condotta dall’Ufficio territoriale ICQRF di Puglia e Basilicata e dai Carabinieri Forestali ha portato al sequestro, in provincia di Lecce, di circa 1.500 quintali di vino sfuso, impropriamente etichettato come “Primitivo Salento IGP” e “Primitivo Puglia IGP”, per un valore stimato di circa 1,5 milioni di euro.

L’attività si è svolta nell’ambito della campagna di controllo per la stagione della vendemmia 2025, organizzata con lo scopo specifico di tutelare sul mercato la qualità dell’agroalimentare pugliese ed italiano, in seguito a una segnalazione partita dal Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia accolta dal Ministero dell’Agricoltura.

Lollobrigida: questa operazione conferma l’efficacia del sistema di tutela del made in Italy

© Foto: Puglia Verde
© Foto: Puglia Verde

«Questa operazione – ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – rientra nella campagna di controlli avviata per la stagione vendemmiale in corso e conferma l’efficacia del sistema di tutela del Made in Italy messo in campo dal Governo. Difendere le nostre eccellenze significa salvaguardare le imprese oneste e rafforzare la trasparenza delle filiere agroalimentari».

Soddisfatto l’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia

Foto: Regione Puglia

Ringrazio il Ministro Lollobrigida e tutti gli organi di controllo per aver dato seguito con tempestività alla segnalazione giunta dal Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia. È fondamentale tenere alta la guardia: non si può speculare sui prezzi né immettere sul mercato prodotti privi di qualità e di certificazione. Per quanto ci riguarda, non arretreremo di un millimetro. Saremo sempre al fianco delle autorità competenti per sostenere e rafforzare le attività di controllo. Operazioni come questa sono essenziali per salvaguardare il valore delle nostre denominazioni e garantire un mercato equo e trasparente per chi produce onestamente, rispettando la legalità. Questa operazione serve a fare pulizia sul mercato, a tutela dei nostri marchi, dei nostri agricoltori e della stragrande maggioranza delle cantine che operano in maniera corretta e rispettosa delle regole. Non possiamo permettere che pochi comportamenti scorretti inquinino il mercato e danneggino la credibilità di produzioni di qualità come quella del nostro Primitivo”.

Le verifiche sono ancora in fase iniziale e proseguiranno nei prossimi mesi con ispezioni capillari su tutto il territorio regionale. L’obiettivo è rafforzare la lotta alle frodi, garantendo ai consumatori l’autenticità di uno dei vini simbolo della Puglia e dell’Italia nel mondo.

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