16 Gennaio 2025

Tebaka, l’agricoltura pugliese vista dallo spazio

Le nuove tecnologie al servizio del settore primario grazie ai risultati di un progetto per l’acquisizione strutturata di conoscenze relative alle condizioni del ciclo di vita delle piante

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Droni, satelliti, aerei e robot: le tecnologie aereospaziali sono i nuovi alleati delle piante. Strumenti in grado di monitorarne lo stato di salute e intervenire per curarne le patologie in tempo reale. Un sistema in grado di dire cosa, dove, quando e come fare la cosa giusta per il benessere delle piante, come emerso dalla presentazione dei risultati del progetto TebakaTErritoryBAsic Knowledge Acquisition, presentati nei giorni scorsi presso la sede di Brindisi del Distretto tecnologico aerospaziale (Dta). Frumento, vite e olivo le tre coltivazioni pugliesi al centro del progetto che ha permesso di esaminare e approfondire tramite sviluppi teorici e sperimentazioni reali, una soluzione modulare, integrata e aperta, in grado di crescere continuamente nelle sue prestazioni, per creare basi di conoscenza sui cicli di vita delle colture in rapporto con le varie zone territoriali ed essere fruibili per l’utente finale (agricoltori, associazioni e pubblica amministrazione).

© Foto: ergey Grbanoff/motion array

L’agricoltura del futuro passa dall’applicazione delle nuove tecnologie al settore primario

Raggiungere risultati ottimali dal punto di vista della qualità del prodotto, del valore economico e dell’impatto ambientale, l’obiettivo del progetto cofinanziato nell’ambito dell’Avviso MUR n. 1735 del 13/07/2017 “Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020” che si è occupato di “Agricoltura di Precisione”.

Grazie al telerilevamento effettuato utilizzando sensori trasportati da varie piattaforme, come satelliti, aerei, droni e robot, è possibile rilevare lo stato di salute delle colture e la presenza di eventuali condizioni critiche. Al contempo, sempre attraverso osservazioni, possono essere acquisite le informazioni ambientali completando in tal modo il quadro conoscitivo nelle varie fasi del ciclo di vita dei prodotti. Tutto ciò consente di avere, in tempi il più possibile prossimi al reale, lo stato generale e puntuale delle condizioni e dei fenomeni che possono essere usati, con adeguata affidabilità, per effettuare previsioni su sviluppi futuri e quindi attivare appropriati e anticipati interventi correttivi.

© Foto: Puglia Verde

Dalla grande mole di dati acquisiti ed elaborati alle applicazioni, tecnologie e modelli sviluppati, diversi i risultati raggiunti che hanno consentito di proporre un sistema in grado di essere utile e applicabile nella gestione anche di altre colture oltre che essere la base per ulteriori applicazioni e soluzioni in altri domini per la gestione ed il controllo del territorio, come sottolineato anche da Manuela Matarrese, project manager del Distretto tecnologico aerospaziale, che ha coordinato l’esecuzione del progetto: «Ciò permette di consolidare – ha dichiarato in una nota – la convinzione che Tebaka potrà generare ulteriori importanti risultati per lo sviluppo di nuove e sempre più performanti applicazioni nel settore dell’agricoltura di precisione».

Ampio il partenariato del progetto realizzato dal DTA, in qualità di capofila, insieme ad ASI (Agenzia Spaziale Italiana), agli istituti del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), IRSA e STIIMA di Bari e IMM di Lecce, ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Magnaghi Aeronautica s.r.l., Mermec Engineering s.r.l, Planetek s.r.l., Politecnico di Bari, ai Dipartimenti dell’Università di Bari di Fisica e Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A) e Università del Salento.

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