Incessante la lotta alla diffusione del batterio che in Puglia ha colpito il patrimonio olivicolo, la Xylella Fastidiosa. Una battaglia a cui sono chiamati tutti, privati ed enti pubblici. A essere messo in atto dalla Regione Puglia per la prima un piano di azione pluriennale, approvato con la deliberazione n. 1866 del 12 dicembre 2022 dalla Giunta regionale della Puglia. “Questo piano triennale metta nella condizione i comuni e i proprietari di svolgere le buone pratiche, tutte quelle azioni che dal punto di vista agrario vanno messe in campo perché il contrasto alla diffusione e soprattutto all’avanzamento della xylella diventi realtà – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – Non abbiamo evidenza scientifica e fino a quando non ci sarà evidenza scientifica per risolvere il problema dobbiamo tutti lavorare nella direzione del contenimento e della convivenza, purtroppo ma questo è. E quindi vanno rese le buone pratiche, l’aratura, la potatura e quei trattamenti che a seguito del bollettino dell’Osservatorio fitosanitario, tramite i comuni, le organizzazioni agricole e la pubblicizzazione di questi atti, tutti devono mettere in campo per difendere il nostro patrimonio olivicolo”.
Fondamentale combattere l’insetto vettore del patogeno. Una responsabilità a cui siamo tutti chiamati, a partire dagli enti pubblici. “Lo chiediamo ai privati, lo chiediamo all’Anas per le strade statali, a Rete ferroviaria, ai consorzi, anche ai comuni nonostante le difficoltà di bilancio – continua Pentassuglia – Proprio in questo senso ho reperito risorse da mettere a disposizione per l’acquisto di mezzi per fare il tipo di pulizia che serve di tutti i cigli stradali comunali, questo perché si combatte la Xylella ma anche per le norme antincendio del periodo estivo. Tutto questo per consentire anche di mettere in evidenza la bellezza di un territorio oltre che per evitare le fitopatie che purtroppo sono diverse. E da questo punto di vista questo impegno economico anche a favore della consistenza delle strade quindi un contributo straordinario proprio per fare anche i trattamenti, perché davvero o si è tutti uniti a combattere un fenomeno del genere oppure il rimpallo delle responsabilità non solo non risolverà il problema ma ci chiamerà alla responsabilità di quelle cose che eventualmente si potevano fare e non abbiamo fatto”.