In arrivo, anche per le aziende pugliesi, gli aiuti per i danni causati dal “Virus della Tristezza degli agrumi” e dal “Mal secco degli agrumi“. L’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ha pubblicato le istruzioni operative per richiedere i contributi destinati alle imprese del settore agrumicolo, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Masaf con “Criteri e modalità di ripartizione delle risorse del Fondo nazionale agrumicolo”. La misura è volta a sostenere la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agrumicole e dell’intero comparto agrumicolo. La dotazione finanziaria prevista per la campagna 2023 ammonta a 9.437.914 euro.
Il Citrus Tristeza virus, originario dell’Asia, e il Mal secco hanno danneggiato ettari di agrumeti anche in Puglia
Gli aiuti previsti dal decreto finanziano l’espianto e il reimpianto di agrumeti, gravemente danneggiati dalle fitopatie, ma anche impianti antigrandine per la protezione delle colture che siano state colpite dal Mal secco degli agrumi. È previsto, inoltre, il sostegno all’adozione di tecniche di potatura finalizzate a evitare la diffusione del patogeno del Mal secco degli agrumi sulle piante sane. Possono presentare istanza gli agricoltori che, prima della domanda, hanno subito un danno causato dalla fitopatia alla coltura arborea, in ordinario stato colturale, in misura non inferiore al 30% del potenziale agricolo interessato.
Per l’espianto e il reimpianto di agrumeti danneggiati gravemente dalle fitopatie, è previsto un contributo pari a 9.822,40 euro a ettaro. Per gli impianti antigrandine senza struttura portante, invece, l’aiuto è di 9.446,40 euro per ettaro, mentre per impianti con struttura portante specifica è di 18.439,20 euro. Per le tecniche di potatura, l’intervento è di 2.116,50 euro a ettaro. La domanda di aiuto può essere presentata a partire dal 1° marzo 2024 e fino al 29 marzo 2024.
Secondo i dati di CIA Puglia, la produzione regionale di agrumi ammonta a circa 2,6 milioni di quintali, pari al 20% della produzione nazionale e al 5% di quella europea. Le due province a maggiore vocazione agrumicola sono quelle di Taranto e di Foggia.
Nel territorio tarantino, dove si producono soprattutto clementine, arance e mandarini, le imprese agricole che si dedicano alla produzione di agrumi sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica, ricorda Coldiretti Puglia. La produzione è di circa 1,9 milioni di quintali. In provincia di Foggia, invece, si producono 103mila quintali di arance e limoni, secondo i dati della Coldiretti Puglia.
Le clementine del Golfo di Taranto, l’Arancia e il Limone Femminiello del Gargano hanno ottenuto il riconoscimento IGP.