Realizzare almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti entro il 2026, nei quali possano coesistere la produzione di energia pulita con l’attività agricola. È l’obiettivo del nuovo incentivo promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale. Il decreto è stato pubblicato dal MASE nelle scorse ore. La misura prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto, finanziato dal PNRR, per un massimo del 40% dei costi ammissibili, abbinato a una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica netta immessa in rete.
Entro quindici giorni il Ministero approverà le regole operative su proposta del GSE, Gestore dei Servizi Energetici
Beneficiari della misura sono gli imprenditori agricoli, in forma individuale o cooperativa, i consorzi agricoli e le associazioni temporanee di imprese, a seconda del tipo di impianto. L’accesso al meccanismo è garantito attraverso l’iscrizione di appositi registri o con la partecipazione a procedure competitive in funzione della titolarità e della taglia dei progetti, che si svolgeranno nel corso del 2024. Le procedure di registro, per un contingente complessivo di 300 megawatt sono riservate a impianti di potenza fino a 1 megawatt realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni. Le procedure competitive, invece, per un contingente complessivo di 740 megawatt, sono riservate a impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, o associazioni temporanee di impresa che includono almeno un imprenditore agricolo.
Condizione indispensabile è che sia garantita continuità dell’attività agricola e di pascolo sul terreno oggetto dell’intervento
Entro trenta giorni dall’approvazione, da parte del MASE, delle regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi, il GSE emanerà un primo avviso pubblico per la presentazione delle istanze.
Quello delle energie rinnovabili è un settore da tempo sviluppato in Puglia. La conferma arriva dai dati della produzione: con il 9,2% sul totale nazionale, la Puglia è la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, per quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili. Stando ai dati pubblicati dalla Regione, su uno studio di The european house – Ambrosetti del 2023, la potenza fotovoltaica installata in Puglia è pari al 12,2% del totale nazionale, mentre la regione è prima per lo sviluppo di energia eolica, pari a oltre un quarto della produzione italiana.