Garantire il contrasto al cambiamento climatico, soddisfare il fabbisogno energetico regionale, valorizzare al meglio l’impiego di energia da fonti rinnovabili, favorire la decarbonizzazione del sistema energetico e industriale regionale. Sono solo alcuni degli obiettivi del disegno di legge “Disposizioni per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili” approvato nell’ultima seduta dalla Giunta della Regione Puglia. Il disegno di legge, composto da dieci articoli, sarà trasmesso a breve alle Commissioni consiliari per avviare l’iter di consultazione pubblica, per poi approdare in Consiglio regionale.
La legge è finalizzata a favorire la transizione energetica, la tutela dell’ambiente e del paesaggio e lo sviluppo sostenibile
Il Ddl individua le aree idonee per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, dando priorità all’impiego di strutture edificate (capannoni, aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica) e per le quali è previsto un iter autorizzativo accelerato, con una probabilità di successo maggiore e in tempi ridotti; le aree non idonee, tutelate dal vincolo paesaggistico; le aree ordinarie, ossia aree diverse dalle precedenti, per le quali nei procedimenti di autorizzazione deve essere contemperata la necessità di tutela dei beni ambientali e paesaggistici in coerenza con le previsioni del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) con la necessità di garantire la decarbonizzazione del sistema energetico e industriale regionale e il contrasto ai cambiamenti climatici; e infine le aree vietate, aree in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra nelle zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti, esclusi casi specifici previsti dalla Legge.
Per garantire le attività necessarie al funzionamento e all’implementazione della Piattaforma digitale nazionale per le aree idonee e le connesse attività di monitoraggio, la Regione rende disponibili le informazioni di propria competenza necessarie al funzionamento e all’implementazione della predetta piattaforma. Sarà il Consiglio regionale ad esercitare il controllo sull’attuazione della presente legge e valutare gli effetti conseguiti, le modalità di attuazione e i risultati ottenuti in termini di progressivo conseguimento degli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili.