16 Gennaio 2025

Prodotti agricoli di qualità, nuove regole europee per proteggere le IG

Il Parlamento Ue approva le nuove norme a tutela delle Indicazioni Geografiche per vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli. Protezione rafforzata anche online

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Arriva il via libera del Parlamento europeo alle nuove norme che regolano la protezione delle Indicazioni Geografiche per vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli. Il nuovo regolamento, di cui il relatore è stato l’eurodeputato Paolo De Castro, è stato adottato con 520 voti favorevoli, 19 contrari e 64 astensioni. Una volta che il Consiglio avrà adottato formalmente il regolamento, sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore dopo 20 giorni.

© Foto: Puglia Verde

Le indicazioni geografiche stabiliscono diritti di proprietà intellettuale per prodotti specifici, le cui qualità sono specificamente legate alla zona di produzione

Il registro delle IG dell’UE contiene quasi 3.500 voci, con un valore di vendita di quasi 80 miliardi di euro, spiega una nota del Parlamento Ue. Con il nuovo regolamento, viene rafforzata la tutela delle IG anche online.  Le nuove norme, infatti, prevedono che i nomi di dominio che utilizzano illegalmente le IG vengano chiusi o disabilitati, tramite blocchi geografici (geoblocking). L’Ufficio dell’Ue per la proprietà intellettuale, l’EUIPO, istituirà un sistema di allerta apposito.

Secondo il nuovo regolamento, inoltre, l’Indicazione geografica che designa uno degli ingredienti di un prodotto può essere usata nella denominazione, nell’etichettatura o nella pubblicità del prodotto stesso, solo se l’ingrediente con il simbolo IG è utilizzato in quantità sufficienti da conferire al prodotto trasformato una caratteristica essenziale, e se nello stesso prodotto non viene utilizzato nessun altro ingrediente paragonabile a quello con marchio IG. La percentuale dell’ingrediente IG dovrà essere comunque indicata su un’etichetta. Eventuali gruppi di produttori di tali ingredienti dovranno essere informati dai produttori del prodotto trasformato, e potranno formulare raccomandazioni sull’uso corretto dell’IG.

© Foto: Puglia Verde

Le nuove norme semplificheranno e renderanno più veloce il processo di registrazione delle nuove IG, fissando un termine di massimo di sei mesi per la verifica delle domande. I produttori, si legge nella nota del Parlamento Ue, saranno in grado di prevenire o contrastare eventuali misure o pratiche commerciali pregiudizievoli per l’immagine e il valore dei loro prodotti, compresa la svalutazione delle pratiche di commercializzazione e l’abbassamento dei prezzi. Per aumentare la trasparenza inoltre, i nomi dei produttori e delle indicazioni geografiche appariranno insieme sull’imballaggio.

Grazie al Parlamento, ora abbiamo un regolamento fondamentale per le nostre filiere agroalimentari di qualità, rafforzando il ruolo delle associazioni di produttori e la tutela delle indicazioni geografiche, aumentando la semplificazione, la sostenibilità e la trasparenza nei confronti dei consumatori” – ha dichiarato il relatore, Paolo De Castro. “Un sistema migliore, che genera valore aggiunto, senza investire fondi pubblici. Dopo la crisi derivante dalle pandemie e l’invasione russa dell’Ucraina e l’impennata dei prezzi di produzione – ha concluso l’eurodeputato – il nuovo regolamento sulle IG è finalmente una buona notizia per gli agricoltori europei.

Nel settore delle IG la Puglia nel 2022 si è attestata al nono posto tra le regioni italiane, e al secondo tra quelle meridionali, per impatto economico, con la Dop economy che ha raggiunto un valore di 678 milioni di euro, generato dalle 60 filiere del cibo e del vino DOP e IGP pugliesi.

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