Partiranno a breve le procedure per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo nella provincia di Taranto, un’area particolarmente vocata alla produzione di clementine, quest’anno pesantemente danneggiata dalla mancanza di acqua. Nel pomeriggio di ieri si è tenuto a Palagiano un incontro con gli agrumicoltori, a cui hanno preso parte gli assessori all’Agricoltura dei Comuni di Massafra, Rosa Termite, e di Palagiano, Francesco Serra, relativo all’avvio delle procedure per l’attivazione della richiesta di calamità naturale causata dalla siccità.
La carenza idrica sempre più frequente ha inibito la crescita delle clementine, prima svendute e poi finite al macero
Il calibro piccolo dei frutti, poco richiesto dal mercato, e i costi di produzione lievitati, soprattutto per l’irrigazione di soccorso, hanno infatti indotto molti produttori a non raccogliere le clementine. “L’operazione ha riguardato una richiesta partita dal Comune di Palagiano, a nome dell’amministrazione di Palagiano in collaborazione con gli altri comuni (Massafra e Palagianello n.d.r.) – spiega ai microfoni di Puglia Verde Domiziano Lasigna, sindaco di Palagiano – al fine di valutare un ristoro rispetto all’annata agrumicola che ha visto quest’anno delle produzioni sostanzialmente sottodimensionate relativamente al calibro degli agrumi, piuttosto che come quantitativo”.
Nei giorni scorsi una delegazione di agrumicoltori del tarantino, insieme al presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, ha incontrato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia. “In collaborazione stretta e diretta con l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, abbiamo voluto ragionare, insieme alle organizzazioni di categoria, in particolare Coldiretti – prosegue Lasigna – al fine di ottenere un canale di copertura risarcitoria rispetto ai mancati raccolti. E ieri è stata presentata questa interlocuzione che non si è ancora sostanziata in una procedura, ma che a breve si sostanzierà in una procedura di indennizzo aperta ai produttori agrumicoli che hanno subito danni legati al clima e alla tipologia di produzione”.
A sottolineare la necessità di istituire un tavolo agrumicolo permanente e un Piano agrumicolo regionale che preveda il sostegno per nuovi impianti e una rigenerazione del patrimonio agrumicolo in provincia di Taranto, il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, secondo il quale “distintività, qualità, accordi di filiera e lotta alle pratiche sleali per un giusto reddito, sono gli strumenti per rilanciare l’economia ortofrutticola”.