16 Gennaio 2025

Ripristino della natura, approvata la nuova legge europea

Il regolamento fissa gli obiettivi vincolanti per il ripristino di ecosistemi e habitat nei Paesi dell’Unione Europea. Prevista la possibilità di sospendere temporaneamente le disposizioni sugli ecosistemi agricoli in circostanze eccezionali

Più visti

00:24:21
00:24:22
00:47:55

Garantire il recupero degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’Ue, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorando la sicurezza alimentare. È l’obiettivo della nuova normativa, concordata con i governi dell’Ue, recentemente approvata dal Parlamento europeo. Una legge che parte dalla constatazione, messa nero su bianco dal Consiglio europeo, che la natura nell’UE si sta gravemente deteriorando. Oltre l’80% degli habitat europei è in cattivo stato, il 10% delle specie di api e farfalle è a rischio estinzione, il 70% dei terreni è in condizione di degrado.

© Foto: Puglia Verde

La nuova legge fissa l’obiettivo di ripristinare almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi entro il 2050

Per conseguire gli obiettivi fissati dalla nuova normativa, entro il 2030 gli Stati membri dovranno ripristinare il buono stato di salute di almeno il 30% degli habitat contemplati dalla nuova legge, tra cui foreste, praterie e zone umide a fiumi, laghi e coralli. Questa percentuale aumenterà poi al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. I Paesi dell’UE dovranno inoltre garantire che le zone non rischino di deteriorarsi nuovamente in modo significativo, adottando piani nazionali di ripristino che indichino nello specifico i metodi che verranno utilizzati.

La nuova legge si concentra anche sugli ecosistemi agricoli, richiedendo agli Stati di adottare misure per migliorare la biodiversità attraverso indicatori specifici, come l’indice delle farfalle comuni, la percentuale di superficie agricola con elevata diversità e lo stock di carbonio organico nei terreni minerali coltivati. I Paesi Ue dovranno anche adottare misure per migliorare l’indice dell’avifauna comune. Inoltre, poiché le torbiere sono una delle soluzioni più economiche per ridurre le emissioni nel settore agricolo, i Paesi dell’UE dovranno ripristinare almeno il 30% delle torbiere drenate per uso agricolo entro il 2030, il 40% entro il 2040 e il 50% entro il 2050. La riumidificazione continuerà a essere volontaria per agricoltori e proprietari terrieri privati.

© Foto: Puglia Verde

La legge prevede, però, una deroga nel caso in cui gli obiettivi indicati riducano la superficie coltivata al punto da compromettere la produzione alimentare e renderla inadeguata ai consumi dell’UE. Come richiesto dal Parlamento, infatti, in circostanze eccezionali, la norma consentirà di sospendere temporaneamente le disposizioni relative agli ecosistemi agricoli.

La legge impone anche di registrare una tendenza positiva in diversi indicatori che riguardano gli ecosistemi forestali e di piantare tre miliardi di nuovi alberi. Gli Stati membri dovranno inoltre ripristinare almeno 25.000 km di fiumi a scorrimento libero, con l’eliminazione delle barriere esistenti e garantire che non vi sia alcuna perdita netta né della superficie nazionale totale degli spazi verdi urbani, né di copertura arborea urbana.

Condividi:
spot_img
spot_img

Le ultime