L’evoluzione dell’epidemia e la comparsa di nuovi focolai, le innovazioni nella diagnosi, le strategie per il controllo degli insetti vettori: sono solo alcuni degli argomenti che saranno affrontati dai ricercatori impegnati quotidianamente nella lotta alla Xylella Fastidiosa, il batterio individuato per la prima volta in Puglia undici anni fa, responsabile della distruzione di parte del patrimonio olivicolo regionale. Il convegno, organizzato dall’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IPSP), si terrà il 23 maggio a Bari presso Villa Romanazzi-Carducci (Via Giuseppe Capruzzi, 326) a partire dalle ore 9:00.
Un focus scientifico sullo stato di attuazione di alcuni dei principali progetti di ricerca, nazionali e internazionali
Dall’individuazione del batterio a oggi, la situazione è divenuta ben più complessa, con diverse varianti scoperte in Europa su numerose specie vegetali. In questo scenario il contributo dei partenariati di ricerca è fondamentale per lo sviluppo di strategie di contrasto alla diffusione del patogeno e per supportare le autorità fitosanitarie chiamate a gestire le emergenze.
La presentazione dei progetti sarà preceduta da un aggiornamento sulla evoluzione dell’epidemia di Xylella nella Puglia meridionale e sui recenti ritrovamenti del batterio nella provincia di Bari. Seguirà un gruppo di interventi per illustrare la ricerca in Europa, con la partecipazione della professoressa Blanca Landa, leader del progetto Horizon Europe BeXyl e di rappresentanti dei consorzi europei Biovexo e FREE@POC.
Il fulcro dell’evento sarà la presentazione dei due progetti nazionali di ricerca OMIBREED e REACH-XY – coordinati dal CNR-IPSP e finanziati rispettivamente dai Ministeri dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) – e del contributo delle istituzioni di ricerca pugliesi nelle altre linee di ricerca finanziate dal MASAF. In particolare, saranno presentati i progetti 1LiveXylella sulle nuove tecnologie al servizio della diagnosi, coordinato dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il progetto SOS sul controllo del vettore sputacchina, guidato dall’Università di Torino, e Integroliv, per il contenimento di Xylella Fastidiosa e la rigenerazione dell’olivicoltura, coordinato dall’Università del Molise.
Dalla teoria alla pratica: in programma, infatti, venerdì 24 maggio una visita tecnica in campo nella provincia di Lecce.
La partecipazione all’evento divulgativo è aperta, previa registrazione.