È uno dei simboli di Puglia, l’olivo, pianta simbolo di pace e fratellanza, celebrato in tutto il mondo il 26 novembre in occasione della Giornata Mondiale a esso dedicata. Una ricorrenza istituita nel 2019 dall’UNESCO in occasione della 40ª Conferenza generale dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, e promossa dal COI, il Consiglio Oleicolo Internazionale.
Obiettivo delle celebrazioni è incoraggiare la protezione di questo albero e dei valori che incarna, al fine di apprezzarne l’importante significato sociale, culturale, economico e ambientale per l’umanità
Una pianta fondamentale sia per la difesa dell’ambiente che della salute. In Puglia sono oltre 370mila gli ettari di terreno coltivato a olivo. A essere prodotti 5 oli extravergine Dop e 1 Igp Olio di Puglia. Nei primi sei mesi del 2024, l’export dell’olio di Puglia ha registrato un +60% nelle vendite all’estero, secondo l’analisi della Coldiretti Puglia e UNAPROL sui dati Istat sul commercio estero relativi al primo semestre di quest’anno. Un successo – si legge in una nota dell’organizzazione di categoria – trainato dalla nuova sensibilità verso il prodotto certificato 100% italiano che negli ultimi anni è ormai arrivato a rappresentare quasi quattro bottiglie di dieci tra quelle prodotte, secondo un’analisi Ismea. A livello di consumi l’extravergine Made in Italy non ha, infatti, registrato flessioni negli acquisti anche nelle annate di minor produzione, quando i prezzi sono inevitabilmente cresciuti, secondo Unaprol, a testimonianza di un’accresciuta cultura dell’origine del prodotto che ha premiato coloro che hanno scommesso sulla tracciabilità e sulla trasparenza.