Creare e divulgare un prototipo distributivo di filiera corta, avvicinando in concreto produttori locali e consumatori: è stato questo l’obiettivo di CRE.DI Smart, un progetto di cooperazione, finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico della sottomisura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Regione Puglia. Presentati a Bari, nella sala conferenze dell’assessorato regionale all’Agricoltura, i risultati dell’attività che ha previsto la realizzazione di un distributore automatico di prodotti agroalimentari in filiera corta e chilometro zero, provenienti dalle aziende pugliesi, in un’ottica integrata di partenariato multilivello.
A essere garantita è la qualità, la tracciabilità e la sostenibilità
Si tratta, infatti, di un modello distributivo innovativo e sostenibile ottenuto grazie allo sviluppo di distributori automatici intelligenti e una piattaforma online che facilitano l’acquisto diretto di prodotti locali freschi e trasformati. Di rilievo il contributo scientifico dell’Università di Foggia che ha permesso di monitorare e analizzare l’impatto del nuovo sistema distributivo, evidenziandone i benefici economici, sociali e ambientali. Un progetto “frutto di una concertazione e di un cambio di passo rispetto a una nuova visione di futuro e alla possibilità di stare insieme, di fare cooperazione. Un percorso – ha commentato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine della conferenza – volto a creare tutte condizioni che permettano all’agricoltore di stare sui mercati nel miglior modo possibile, vicino al consumatore, di avere una filiera corta, produzioni di qualità e beneficiare di un mix di azioni nelle quali ognuno è responsabile del proprio fare e del proprio agire”.
Tra i risultati raggiunti il miglioramento della soddisfazione dei consumatori e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari pugliesi
“La filiera corta è una delle risposte più importanti da dare ai nostri agricoltori – ha affermato Gianluca Nardone, direttore del Dipartimento Agricoltura e Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia – per recuperare quella quota di valore aggiunto che oggi è appannaggio della grande distribuzione o della trasformazione. La filiera corta è anche un modo per avvicinare i consumatori alle aziende agricole, ai valori dell’agricoltura e della ruralità. Ecco perché apprezziamo particolarmente questo genere di progetti”.
“Il progetto Cre.Di.Smart è stata l’occasione per riflettere sul senso vero dell’innovazione – ha ricordato Francesco Contò dell’Università di Foggia, RTS del Progetto CRE.DI Smart – che non è solo connessa alla tecnologia, ma anche al mondo di agire e pensare. Il progetto è destinato ad offrire nuove prospettive agli agricoltori e in particolare ai giovani, che possono raggiungere più facilmente i consumatori grazie ad una filiera corta che si fonda su una macchina che diventa non solo erogatore di prodotto, ma anche strumento di promozione della nostra cultura enogastronomica.”
“L’innovazione si fa con il cuore – ha commentato il presidente del Gal Ponte Lama, Giacomo Patruno – e le idee non si fermano. Cred.Di.Smart. è stata l’occasione per offrire ancora una volta nuovi strumenti ai nostri agricoltori per affrontare il mercato in maniera sempre più moderna e competitiva”.
Al convegno hanno preso parte anche Giovanna D’Alessandro, responsabile di raccordo delle misure di Formazione, Innovazione e Cooperazione del PSR Puglia, Roberta Monopoli, responsabile comunicazione e formazione di Confagricoltura Bari-BAT, Vincenzo Patruno, presidente FedagriPesca Confcooperative Puglia e Giannicola D’Amico, vice presidente CIA Puglia.