20 Gennaio 2025

Macchine agricole, tiene il settore nel 2022

Registrata una flessione per tutte le tipologie di prodotto, ma con volumi di vendita ancora su livelli elevati rispetto agli anni precedenti

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Dopo la crescita record del 2021 lo scorso anno si è registrato un calo di vendite per tutte le principali tipologie di macchine agricole. A condizionare l’andamento del comparto oltre a un calo fisiologico, dopo lo straordinario andamento avuto nell’anno precedente, ci sono stati problemi nella catena di approvvigionamento, forti rincari delle materie prime e le incertezze dello scenario geopolitico. Dalle statistiche delle immatricolazioni, elaborate dalla Federazione dei costruttori delle macchine per l’agricoltura, sulla base forniti dal ministero dei trasporti, emerge una contrazione per tutte le principali categorie di mezzi: meo 17,1% per le trattrici con 20.217 unità registrate a fronte del +35% registrato l’anno precedente. Diverso però l’andamento rilevato rispetto alle potenze, ad avere la peggio sono state soprattutto quelle medio e medio alte, il segmento da 56 a75 cavalli è calato del 43,7% sull’annoi precedente con 4.354 unità registrate. Per le potenze basse se le gamme da 19 a 56 cavalli hanno sostanzialmente confermato i volumi del 2021 le fasce di potenza fino a 19 cavalli con 1061 trattrici immatricolate hanno registrato un +26,7%. Segno negativo anche per le mietitrebbie e per i sollevatori telescopi che con un -21,2% interrompono la crescita registrata ininterrottamente dal 2019. A seguire il trand di mercato anche le trattrici con pianale di carico e i rimorchi che chiudono l’anno con un passivo del 21,4% e del 11,3%.

© Foto: FederUnacoma

Nel 2022 la domanda di tecnologie per l’agricoltura si è mantenuta su livelli soddisfacenti grazie anche agli strumenti pubblici di incentivazione all’acquisto delle macchine

Nei giorni scorsi è stato approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, lo schema di decreto ministeriale riguardante il riparto in favore delle Regioni e Province autonome di 500 milioni di euro previsti dal PNRR destinati all’innovazione del settore della meccanizzazione agricola e alimentare. Una dotazione finanziaria suddivisa in due sottomisure, la prima riserva 100 milioni di euro all’ammodernamento dei frantoi oleari, l’altra 400 milioni alla meccanizzazione agricola ivi compresa l’agricoltura di precisione. Un’iniezione positiva soprattutto per la Puglia, una Regione a cui è stato destinato il maggior numero di risorse con oltre 47 milioni sul fondo meccanizzazione e quasi 27 milioni e mezzo sul fondo frantoi.

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