14 Gennaio 2025

Emergenza cinghiali

Continua a preoccupare l’invasione dei cinghiali nelle campagne pugliesi. A lanciare l’allarme CIA Agricoltori Italiani Puglia che chiede l’istituzione di un Commissario nazionale per la gestione della fauna selvatica

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Incidenti automobilistici, anche mortali, danni per migliaia di euro alle aziende agricole di tutta la Puglia: importante l’impatto su scala economica e sulla sicurezza stradale legato all’emergenza cinghiali. Una situazione preoccupante su cui ha posto l’accento la CIA – Agricoltori Italiani Puglia, in un incontro tenutosi nei giorni scorsi a Castellaneta. “Quella dei cinghiali è una vera e propria emergenza, un’emergenza per il comparto agricolo che registra danni milionari alle colture agricole, anche dovute alla presenza del lupo che segue i cinghiali e che danneggia gli allevamenti zootecnici – ha dichiarato a margine dell’iniziativa Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario CIA Puglia –   Ma è anche un’emergenza stradale con diversi incidenti stradali anche gravi che si sono verificati e un’emergenza sociale: non dimentichiamoci di un bambino aggredito da un cinghiale nel tarantino. La nostra iniziativa di Castellaneta è servita a fare il punto della situazione, a conoscere il piano di monitoraggio che ha redatto la Regione con l’Università, e di questo ringraziamo l’assessore Pentassuglia perché è un piano che aspettavamo da cinque anni e che negli ultimi mesi ha avuto un’accelerazione”.

© Foto: Puglia Verde

Diverse le richieste avanzate dall’organizzazione di categoria. “Chiediamo la riforma della legge 157 del ’92 che disciplina la caccia in generale ma anche la fauna selvatica – prosegue D’Amico – La fauna selvatica deve essere gestita in ottica di sostenibilità non solo ecologica e ambientale ma anche economica per le aziende agricole. Chiediamo l’istituzione di un commissario a livello nazionale per la gestione della fauna selvatica perché è un argomento trasversale che interessa più settori e infine chiediamo di avviare in Puglia la filiera della carne che possa consentire che i capi abbattuti dei cinghiali vengano usati nella ristorazione anche nei nostri agriturismi”.

© Foto: CIA Puglia

Un fenomeno dilagante che è necessario arginare mettendo in campo azioni mirate a contenere la crescita numerica delle popolazioni di cinghiale, in grado di triplicare ogni anno

Un problema che la Regione Puglia sta provando a contenere su diversi fronti. “Sono in atto ben due pianificazioni per la gestione della popolazione del cinghiale – ha dichiarato ai microfoni di Puglia Verde Domenico Campanile, dirigente della Sezione Gestione sostenibile e Tutela delle Risorse naturali e forestali della Regione Puglia –  La prima pianificazione ha riguardato il PRIU che è il piano per la gestione della peste suina, la seconda è legata al piano di contenimento della specie cinghiale. Mentre la prima è una pianificazione che è andata in deroga a tutti i divieti di tipo ambientale, la seconda purtroppo sta scontando la fase di valutazione ambientale strategica e quindi non è ancora operativa. Comunque stiamo operando oltre che con la caccia ordinaria al cinghiale anche con una caccia diciamo particolare che è quella selettiva. È in corso tutta un’attività legata all’individuazione dei selecontrollori che saranno abilitati in un apposito albo. Caccia che – conclude Campanile – immaginiamo possa essere messa in atto già dal prossimo mese di aprile”.
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