17 Gennaio 2025

Fenomeno infortunistico in Puglia, l’analisi dell’INAIL Puglia

Nel 2022 lievemente al di sotto del dato nazionale, ma risultano in aumento le denunce nell’ambito della trasformazione dei prodotti

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Sono 29.401 le denunce di infortunio registrate in Puglia lo scorso anno, vale a dire il 20,96% in più rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dai dati non consolidati rilasciati dall’Inail, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. 4817 le denunce per malattia professionale nel 2022, il 13,13% in più rispetto al 2021.

Rispetto al dato nazionale noi siamo leggermente al di sotto – ha affermato il direttore dell’INAIL Puglia, Giuseppe GiganteSiamo più alti rispetto alle malattie professionali, tema sul quale ci stiamo impegnando molto e probabilmente scontiamo anche un’emersione di malattie che prima non erano poste alla nostra attenzione”

Guardando alla gestione dell’agricoltura sono 2.082 le denunce di infortunio registrate tra gennaio e dicembre 2022, vale a dire il 6,56% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Diversa la situazione relativa alle denunce nell’ambito dei servizi connessi all’agricoltura, alla silvicoltura e alla pesca passate da 225 del 2021 a 550 nel 2022, un aumento pari al 144,44%.

© Foto: Puglia Verde

Per il settore agricolo i dati confermano un andamento costante. Necessario invece attenzionare i fenomeni legati ai servizi connessi all’agricoltura, alla silvicoltura e alla pesca

L’agricoltura è sicuramente un settore portante per la nostra economia per cui c’è la necessità di fare sempre maggiori approfondimenti – ricorda Giuseppe Gigante – Il dato generale è sostanzialmente costante. Abbiamo invece evidenziato purtroppo un aumento nell’ambito della trasformazione dei prodotti e siamo preoccupati per questa cosa perché riteniamo che su questo settore ancora si possa fare molto. Speriamo ovviamente in un miglioramento degli anni che verranno”.

Un settore, quello agricolo, particolarmente rischioso, insieme a quello dell’edilizia, come emerge dalla lettura dei dati relativi agli eventi mortali. Nel 2022 le denunce dei due settori rappresentano oltre il 30% delle denunce complessive.

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