17 Gennaio 2025

Nuova energia in arrivo dal fico d’India

Sarà il Salento a ospitare sui terreni colpiti dalla Xylella Fastidiosa il primo impianto in Europa a biogas alimentato con la pianta

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Un impianto a biogas alimentato con le pale del fico d’india e di altri sottoprodotti agricoli. Il progetto innovativo, primo in Europa, è frutto di un accordo tra la Sebigas, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di biogas e biometano, e Wakonda SpA, startup agricola del leccese. L’impianto a biogas sarà alimentato prevalentemente con le pale di Opuntia, il fico d’india, e produrrà energia elettrica e termica, e fertilizzante organico di alta qualità.

© Foto: Puglia Verde

Il progetto è stato avviato su terreni colpiti dalla piaga della Xylella e non più coltivati dai precedenti proprietari

Si tratta, infatti, di terreni non idonei a coltivazioni nobili che rischiano di rimanere incolti. Qui l’impianto di Wakonda, che avrà una potenza installata di 300 Kw, produrrà energia elettrica che verrà ceduta alla rete, ma anche energia termica, che sarà completamente riutilizzata nei cicli di produzione, e digestato, ricco di sostanze nutrienti, che verrà utilizzato come fertilizzante per i terreni circostanti. Ad alimentare l’impianto saranno principalmente le pale del fico d’india, una pianta che cresce anche in terreni aridi e che richiede un processo di coltivazione molto semplice e sostenibile. l’Opuntia, inoltre, cresce perfettamente anche sotto i pannelli solari, consentendo l’implementazione, su questi terreni, dell’agrivoltaico.

Oltre ai cladodi – le pale del fico d’india -, verranno utilizzati per produrre energia anche altri sottoprodotti agricoli, come sansa di olive, vinacce, siero di latte e pollina, per un totale complessivo annuo di circa 16.000 tonnellate. Secondo le stime della Sebigas, una volta in funzione, il nuovo impianto eviterà l’immissione in atmosfera più di 11.000 tonnellate di CO2 ogni anno.

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