17 Gennaio 2025

Olive, è allarme furti nelle campagne pugliesi

Cia e Coldiretti denunciano la razzia di olive e mezzi agricoli con piante sfregiate e ingenti danni alle imprese

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Oliveti depredati da bande ben organizzate che in 2 o 3 minuti riuscirebbero a portare via oltre 30 chili di olive ad albero. Furti e tentativi sventati sono, ormai, all’ordine del giorno in ogni zona della Puglia, dove la campagna olivicola è in pieno svolgimento. Ad accendere i riflettori sullo stato di difficoltà che stanno vivendo gli agricoltori pugliesi sono Cia e Coldiretti, che denunciano le prime razzie di olive a Bitonto e a Castellaneta, il danneggiamento di un oliveto a Corato e il furto di mezzi agricoli ad Altamura, dove vengono segnalate anche effrazioni.

© Foto: Puglia Verde

Gli ulivi vengono percossi con mazze anche di ferro per far cadere più olive e in questo modo le piante vengono danneggiate

Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri non riescono a portare via, spiega Coldiretti Puglia. E i danni sono ingenti, nonostante l’attività delle forze dell’ordine per arginare i fenomeni di criminalità nelle campagne. Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, infatti, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. Per questo Coldiretti Puglia chiede una stretta sui controlli, per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori, agli operai e al mercato del vero Made in Italy prodotto in Puglia.

A sollecitare maggiore protezione e tutela per gli agricoltori è anche la Cia, che sottolinea le ottime prospettive attese per l’annata olivicola, dal punto di vista qualitativo. Ma, proprio nel momento in cui si cerca di rilanciare un settore vitale, strategico e fondamentale anche per il turismo, con interessanti sviluppi e segnali di crescita per il turismo dell’olio, – fa sapere la Cia in una nota – i tentacoli della criminalità rischiano di vanificare lo sforzo prodotto da centinaia di olivicoltori. “È arrivato il momento che lo Stato faccia sentire la propria presenza”, sottolinea Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, che ricorda le proposte elaborate dalla Cia Puglia, tra cui l’istituzione “di una polizia rurale regionale che abbia competenze, ambiti e prerogative di intervento specifiche per contrastare più efficacemente l’azione della criminalità organizzata nelle campagne”. Ma, alla luce della recrudescenza dei fenomeni, la Cia torna a chiedere di utilizzare anche l’esercito per presidiare il territorio.

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